L’orecchio e il complesso neuro-vascolare
I punti dell’orecchio, non devono essere intesi in senso strettamente geometrico, ma si identificano in un preciso spazio topologico, e più precisamente, in un ben determinato spazio funzionale.
La loro posizione occupa un’area tridimensionale che è definita complesso neuro-vascolare.
I siti auricolari sono connessi tra di loro da una rete di circuiti, e pur mantenendo sempre invariata la loro posizione spaziale, subiscono modificazioni di forma e volume in relazione ai fini equilibri locali e generali dell’organismo, soprattutto in presenza di patologie.
I territori di rappresentazione dei punti rispondono a definite proiezioni somatotopiche e sono situati in aree associate allo sviluppo embrionale, con intime relazioni funzionali, significati semeiotici e psicologici.
L’auricoloterapia dunque, non si considera una terapia alternativa come l’agopuntura, ma una medicina funzionale, basata su una stringente diagnostica ed una mirata terapia neurofisiologica che esalta le potenzialità e le abilità di un medico nel conoscere e capire, secondo i più moderni canoni scientifici di cui le neuroscienze sono gli interpreti principali, le cause e le origini della patologia.
Agendo su uno o più punti specifici, degli oltre 190 riconosciuti sul padiglione auricolare, si può stimolare il cervello a rilasciare neurotrasmettitori in grado di migliorare la sensazione di benessere, favorire l’autoguarigione, ristabilendo la migliore omeostasi.